Sostenibilità come asset

Il censimento Istat del 2019 ha rivelato una tendenza positiva delle piccole, medie e grandi imprese italiane verso la sostenibilità di impresa.

Andiamo a vedere insieme i numeri.

“vince l’impresa sostenibile”

Ora più che mai la sostenibilità diventa una parola chiave in ambito industriale e non solo legata alla questione ambientale, ma anche al benessere personale, alla sicurezza e alla genitorialità.

Il censimento Istat del 2019 ha rivelato una tendenza positiva delle piccole, medie e grandi imprese italiane in questa direzione.

Il 66,6% delle imprese italiane si sta impegnando a ridurre il proprio impatto ambientale.

Nel periodo che va dal 2016 al 2018, oltre agli investimenti obbligatori previsti dalla legge, il 31,3% delle imprese ha destinato parte del budget per l’installazione di macchinari, impianti e apparecchi efficienti per la riduzione del consumo energetico; il 10% ha investito risorse nell’isolamento termico degli edifici e/o nella costruzione di edifici a basso consumo energetico.

Alcune aziende inoltre hanno installato impianti per la produzione di energia rinnovabile, tra cui energia elettrica, termica e hanno predisposto l’acquisto di automezzi elettrici o ibridi.

Per la riduzione del consumo di risorse e per la gestione sostenibile dei rifiuti, il 77,8% delle imprese effettua la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti; il 48,4% cerca di contenere il prelievo ed il consumo dell’acqua; il 46, 8% gestisce i rifiuti così da contenere e controllare gli inquinanti e il 42,2% cerca di risparmiare il materiale utilizzato nei processi produttivi. Queste buone pratiche sono state adottate da parte delle imprese grazie alla presenza di tassazioni agevolate e sussidi specifici.

Il 68,9% delle imprese ha mostrato concreti progressi nel miglioramento della sostenibilità sociale: ovvero l’insieme dei comportamenti delle imprese che puntano ad effetti positivi sul benessere dei propri lavoratori, equamente distribuito tra classi e genere, valorizzando capacità e competenze.

Le imprese italiane stanno puntando a migliorare il benessere lavorativo

Le pari opportunità, la genitorialità e l’equilibrio nel conciliare lavoro-famiglia. Anche in questo caso, il che spinge al cambiamento le imprese è la presenza di sussidi specifici e tassazioni (67,6%), seguito dalla volontà di consolidare i legami con la comunità locale (58,1%) e, dall’intenzione di migliorare la reputazione dell’impresa (56,2%).

Il 64.8% delle imprese, infine, si adopera per aumentare il livello di sicurezza all’interno della propria azienda o nel territorio di interesse. Anche qui lo sforzo è nato dalla presenza di tassazioni e sussidi specifici per la sicurezza.

In conclusione

Possiamo quindi constatare la presenza di un forte trend delle imprese in direzione sostenibilità. I sussidi e le agevolazioni potranno sicuramente svolgere il ruolo di promotori di una azione iniziale, ma ciò che fa la differenza è una consapevolezza da parte degli imprenditori dell’importanza di affermare la propria impresa come attenta al welfare aziendale, eco-friendly ed innovativa in un mercato che oggi giorno reputa basilare una cultura dettata dalla sostenibilità.

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